Mela cotogna: un frutto dalle mille risorse

Mela cotogna: un frutto dalle mille risorse
Un frutto dalle mille risorse: questa volta parliamo della mela cotogna. Il melo cotogno è un albero deciduo originario dell’Asia centro-occidentale, diffuso come albero da frutto nelle aree mediterranee e submediterranee. In Italia non manca: viene coltivato praticamente in tutte le regioni e si trova anche in forma subspontanea, dal livello del mare fino a circa 1500 metri di altitudine.
La forma biologica della pianta è classificata come fanerofita scaposa, con un periodo di fioritura che va da aprile a maggio. Alla mela cotogna sono attribuite proprietà benefiche per la salute: si ritiene che possieda effetti protettivi contro il cancro grazie alla presenza di antiossidanti (come catechine ed epicatechine) e fibre. Inoltre, le fibre sono utili per prevenire problemi gastrointestinali, come la diarrea, e favoriscono il dimagrimento. Il frutto ha anche proprietà antiallergiche, in quanto applicato sulla pelle sembra alleviare disturbi come la dermatite atopica, oltre a proprietà antinfiammatorie grazie alla vitamina C e di stimolazione del sistema immunitario per la presenza di antiossidanti.
L’apporto di antiossidanti e vitamine contribuisce anche a migliorare la salute della pelle, e in alcuni casi impasti a base di mela cotogna vengono applicati su ferite o gonfiori. Infine, i minerali contenuti nel frutto aiutano a proteggere i capelli e a favorire una migliore circolazione sanguigna.
In passato, i suoi frutti, noti per il profumo intenso, venivano usati per aromatizzare armadi e cassetti. Il nome generico potrebbe derivare da Kydo, un’antica città dell’isola di Creta, da cui si credeva provenisse la pianta, mentre il nome specifico si riferisce alla tipica forma allungata dei frutti.